Novembre 24, 2022

Una legge speciale per il rilancio della Capitanata e per contrastare la criminalità

By Redazione

“Non dobbiamo perdere tempo in chiacchiere inutili che evidenziano un problema conosciuto da tutti e che tutti, almeno da queste parti, hanno ben presente o quasi come risolverlo. Dobbiamo dare più attenzione ai giovani, formarli in base alle necessità reali del territorio, facendo comprendere loro come far crescere le aziende agricole, ma anche in altri settori produttivi come il turismo, e garantendo il supporto dello Stato attraverso una legge speciale che possa creare per la provincia di Foggia una zona “bianca” detassata per almeno 5 anni e contributi economici a fondo perduto che possano arrivare anche all’80% per nuovi insediamenti produttivi o per ammodernamento ed ampliamento di vecchi ma che determino un incremento dell’occupazione”. Il consigliere regionale Paolo Dell’Erba componente della commissione regionale sulla Criminalità ha rivolto, durante il consiglio regionale monotematico, un invito al vice Ministro alla Giustizia Sisto invitandolo a portare a Roma una possibile soluzione per il rilancio della provincia di Foggia. Dell’Erba nel suo intervento durante la riunione di oggi a Bari ha evidenziato la necessità di “educare” i giovani ad un rispetto delle regole ma allo stesso tempo dare loro fiducia.
“L’occupazione deve essere il primo obiettivo da raggiungere perché la criminalità si alimenta dalla piaga della disoccupazione, soprattutto tra i giovani. Dai 15 anni in sù troviamo i nomi dei ragazzi della nostra terra scritti nei fascicoli dei magistrati per essere spacciatori, rapinatori, autori di aggressioni e furti per non parlare di reati ancora più gravi. Come componente della commissione speciale regionale per lo studio sulle mafie parlando con i colleghi ho evidenziato più volte come sia necessaria un’azione diretta alle scuole per far comprendere agli studenti che infrangere le norme, assumere un comportamento negativo, non rende più forti e non crea i presupposti per un futuro positivo; ma dare loro soprattutto la speranza che restare in questa terra non significa finire nella lunga lista della disoccupati o delle persone assoldate dalla criminalità. Dobbiamo dare loro speranza e fiducia, due elementi che oggi sono stati sgretolati da messaggio negativi che invadono purtroppo i mezzi di comunicazione. E se chiediamo di avere speranza e fiducia dobbiamo, però, credere nelle loro aspettative, nei loro sogni, nel desiderio di realizzare un loro progetto. Abbiamo il dovere di credere in loro, perché l’assenza di questa corrispondenza di obiettivi ha determinato un disorientamento generale. Come può un giovane credere nei propri mezzi, ripudiare i guadagni illeciti facili, se poi sono le stesse famiglie che alimentano questa fragilità? E’ necessario un lavoro certosino e che non porterà risultati immediati perché purtroppo nelle arterie di questa comunità si è infilato il virus della cultura mafiosa che per annientarlo sarà necessaria una cura lunga e faticosa dove ognuno dovrà fare la sua parte: Stato, famiglia, scuola ma anche le chiese. La riapertura di molti oratori, la realizzazione attorno alle chiese di spazi aggregativi e ricreativi possono rappresentare una delle più valide medicine, ma non le uniche”.
A conclusione del suo intervento il consigliere Dell’Erba ha avanzato richieste ben precise per dare maggiore forza alle istituzioni locali che quotidianamente contrastano la criminalità.
“E se l’occupazione e l’educazione civica devono diventare due leve fondamentali per la ripresa economica e sociale della provincia di Foggia, dobbiamo essere concentrati sul raggiungimento di tre obiettivi fondamentali: Un massiccio aumento di uomini e mezzi per le forze dell’ordine in modo continuativo; L’istituzione della sezione distaccata della Corte d’Appello che porterà anche il Tribunale dei Minori e la Direzione Distrettuale Antimafia; Restituire al territorio due Tribunali, a Vieste e Lucera, per consentire una più equa distribuzione delle attività giudiziarie oggi concentrate tutte a Foggia, determinando ulteriori disagi sia per il sistema giudiziario che per i cittadini”.